Sempre quella voglia di scappare dal presente, furtiva e vergognosa voglia di abbandono degli altri e di me stessa. Per andare dove, non lo so e non importa. Poi, il respiro del sonno atteso e la luce del nuovo giorno che mi oltraggia. Lascio tutto alla notte appena trascorsa, troverò tra le pieghe del cuscino ciò che ho vissuto."
Leggo questo diario che mi è stato affidato (non è necessario sapere da chi, non sarebbe necessario neanche per me) e le circostanze che hanno fatto sì che lo avessi io mi appaiono più chiare.
Forse perché conosco la sua storia di eterna assente.
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