Avevi un ricciolo
che sfiorava il cielo.
Abbiamo parlato
di me e di te,
di libri anche,
dei libri che ami di più
sospesi sul tuo
letto come Madonne
a vegliare i
tuoi sonni irrequieti.
La tua stanza
chiusa, la polvere balla nell’aria,
mi accoglie e
mi sotterra di parole
fatico a farmi
largo sfrecciano nell’ombra
s’illuminano
nel ,raggio della finestra.
Mi inseguono
nel corridoio, s’infilano ovunque
Piccole capinere
capricciose mi stordiscono
E precipito allora
nella tua assenza
Fin quando la
porta non scatta nel buio.
Abbiamo parlato
di tutto, di te e di me
Dei quartieri
vecchi che ti piacciono sempre
Delle tue gambe
che corrono in giro ridendo
E avevi un ricciolo
che sfiorava il cielo.Pablo Picasso "Donna che legge" 1935