E mi afferro, per non mettermi nell'angolo più scuro e lì piangere, mi afferro all'amore, che c'è sempre.
Il mio dolore, il mio amore
Esacerbante
Come il morso notturno alle viscere
Come il pulsare in gola dell’arteria ansiosa
Così è il mio dolore per te
Così è il mio amore per te.
Nel dormiveglia nervoso
Ti spio a occhi chiusi,
sfioro il tuo naso con dita cieche
Dormi amor mio, che io non parlo.
Gustav Klimt "Il bacio" 1907
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