martedì 31 gennaio 2017

La stanza è piena di parole.

Le stanze vuote sono così vive di odori e rumori e musiche . Li percepiamo non appena apriamo una porta, quella porta che  non è mai chiusa. Ed è facile, se siamo  attenti, se  tratteniamo il fiato, a occhi chiusi, sentire e vedere le parole che sempre racchiudono

Avevi un ricciolo che sfiorava il cielo.

Abbiamo parlato di me e di te,
di libri anche, dei libri che ami di più
sospesi sul tuo letto come Madonne
a vegliare i tuoi sonni irrequieti.
La tua stanza chiusa, la polvere balla nell’aria,
mi accoglie e mi sotterra di parole
fatico a farmi largo sfrecciano nell’ombra
s’illuminano nel ,raggio della finestra.
Mi inseguono nel corridoio, s’infilano ovunque
Piccole capinere capricciose mi stordiscono
E precipito allora nella tua assenza
Fin quando la porta non scatta nel buio.
Abbiamo parlato di tutto, di te e di me
Dei quartieri vecchi che ti piacciono sempre
Delle tue gambe che corrono in giro ridendo
E avevi un ricciolo che sfiorava il cielo.


Pablo Picasso "Donna che legge"  1935

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