Ma spesso la dimentichiamo, la lasciamo là, tra le lenzuola umide della notte.
E la speranza
tra i tuoi capelli.
E la speranza ancora c’era tra i tuoi capelli
inanellata ad essi, come una vera nuziale
ti cingeva il volto chiaro e austero di donna
chiusa dalle brume sfuggenti della straniera vita.
Solo gli occhi brillavano di verde incerto, di luce
strappata ai secolari alberi dei parchi che tanto amavi,
seduta a leggere il tuo libro segreto, lo portavi stretto
e i corvi neri e le scattanti volpi ballavano a te intorno.
E nell’opaco riflesso ne parlavamo, suoni e carezze avevamo
allora e i silenzi lunghi aspettavano che venisse il tempo.
Il tempo è arrivato, l’avrei bloccato con un pugno su
quel muso arcigno, l’avrei ucciso annegandolo nel tuo fiume.
Gustav Klimt "La Speranza" 1907
Nessun commento:
Posta un commento