martedì 2 aprile 2013

Solo per Gregor Samsa, firmo.

Recentemente ho preso una decisione drastica. Oddio, fino a che punto drastica si vedrà aall'occasione, ma per il momento è così. Ho deciso di non firmare più appelli per le più svariate cause o questioni. Fino a oggi la mia casella di posta elettronica è stata invasa da decine e decine di richieste, alle quali ho quasi sempre dato ascolto. Fino a quando un noto e gettonatissimo quotidiano non ha lanciato l'ennesimo grido in soccorso del famoso cantautore-ex assessore alla regione Sicilia perchè venga reintegrato nel ruolo da cui era stato allontanato per i più che chiacchierati fatti, che non sto qui a ripetere. La mia posizione è stata subito di dissenso, non tanto per l'argomentazione quanto per la maniera nella quale si è voluta esplicitarla. Un signore della sua età, con le sue competenze e soprattutto la sua sensibilità avrebbe potuto fare di meglio, senza creare equivoci, risentimenti e fastidiosi precedenti.  Sono rimasta anche stupita dall'eccesso di zelo che c'è stato nei suoi confronti, delle scuse sincere e delle spiegazioni pubbliche sarebbero bastate, secondo me. Ciononostante ho preso atto delle decisioni adottate e per me la cosa era finita lì. E invece, apriti cielo, ecco che arriva puntuale come la bolletta della luce, la richiesta di solidarietà. Allora mi sono interrogata, mi sono detta: ma è giusto chiedere il reintegro di un signore che già, con grandi meriti personali per carità, gode di ogni bene materiale e di ogni stima? In teoria sì.  Ma perché allora. non si dovrebbe fare lo stesso per ogni lavoratore che ha svolto il proprio compito con decoroso impegno e viene licenziato solo perché è diventato un peso economicamente "insostenibile" per la tale impresa? E la risposta che mi sono data alla fine propendeva per il no, non me la sentivo di firmare. Lo so che molti diranno che è un discorso populistico e forse lo è pure, ma non mi importa. E allora basta, ho deciso e per par condicio non firmo più niente, oggi mi si richiede l'autografo per un cantante o per la tigre bianca o per la balenottera azzurra. Domani potrei trovarmi di fronte all'incresciosa incertezza se firmare la salvaguardia della blatta germanica o orientalis. E no, quella proprio no. Tranne che dentro non vi si annidi il povero Gregor Samsa.

Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi