mercoledì 13 febbraio 2013

Tornando a parlare d'amore

Ritornando a parlare d'amore, mi vengono davanti alcuni volti. Visi di bambini e bambine, con occhi spalancati alla vita, inondati di luce; di giovani ragazzi e ragazze, sospesi nella penombra della soglia che porta al futuro, incerti nel lasciare i giochi di un recente passato; volti di questi stessi ragazzi e ragazze, oggi adulti perché così il tempo ha deciso, ancora sospesi e incerti dentro al futuro. L'amore li accompagna, amico discreto e spesso tradito, li sostiene con mano materna, ma non basta. Un cielo distante, incute paura; un ricordo nascosto. morde nel cuore; una mano sfiorata, distrae. L'amore che lotta, l'amore che dipinge quei volti di violenta bellezza, si stanca e si accuccia in angoli bui. I cieli lontani, smaglianti di neve ghiacciano il suo coraggio; i ricordi scolorano e diventano anch'essi candore di neve; la mano sfiorata è un uncino a cui abbocca stupito. L'amore perduto dei visi bambini, giovani, adulti che mi vengono incontro.

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