domenica 3 febbraio 2013

OUTSIDER

Sono un' outsider. In ogni campo e in ogni attività. Credo di esserlo per indole naturale e col passare del tempo per ragionata scelta.
Una mia compagna di studi e amica di oggi, mi ricordava di recente che da ragazza"eri per i fatti tuoi," un poco svagata, la testa per aria, interessata, anche nello studio, solo a quello che mi piaceva e che, guarda caso, erano le materie ritenute ostiche. Non ciavevo riflettuto allora, mi pareva talmente naturale essere così, partecipare quel tanto che bastava, aiutare i compagni in difficoltà laddove io me la cavavo abbastanza bene, andare a qualche cineclub o a qualche festa. Ma non mi sentivo parte di un "gruppo." Forse, già da allora, aborrivo l'idea del circolo chiuso, del clan, del club o come meglio preferite chiamare un insieme di persone che si riuniscono periodicamente. Colpa anche questo mio modo di essere della claustrofobia? Chissà.

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