Una sola stella.
Se avessi un telescopio lo
fisserei su di te
Piccola stella orfana di celesti
genitori,
ignoto punto senza corona della
scienza.
Pulsi diamante di luce nel buio,
mi perfori
Col tuo esile raggio invisibile,
se non a me,
se non ai miei occhi brancolanti
ubriachi.
Scendi giù, afferrami nel cerchio
azzurro
Innalzami alle sospirate
vertigini dell’oblio
Fammi correre sulla tua scia di
materno latte.
Bussano alla mia porta i volti gai
dell’amore
Preziosi doni recano, preziosi ai
nostri cuori
Di spine cinti, dormono della cattiva fata il sonno.
Nelle generose mani ti stringono,
sei proprio tu
La solitaria stella orfana di celesti
genitori
Cade sui nostri occhi il tuo raggio,
dal sonno ci ridesta.
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