domenica 4 giugno 2017

In un giardino. Epifania 2014.

Ripercorrere un percorso e imbattersi in una nascita, in una sorta di epifania profana che per me aveva un profumo d'erba e un chiarore d'acqua.

2014 In estate, in un giardino.

Un viaggio che non è un viaggio.
Uno scambio di sogni che potrebbero diventare vivi.
In un pomeriggio di caldo e di erba, 
avvolta in un drappo esotico, col cane che mi lecca le gambe.
Sul pavimento di cotto screpolato
i bambini si rincorrono frusciando tra gli alberi
 e due uomini se ne stanno a fumare
i loro sogni che non conosciamo noi donne.
Era ieri e correvo verso l'oggi.
Una ragazza ha due foglie d’oro negli occhi
mi preme sul cuore, glielo apro
e mi si conficca dentro, rannicchiata come un feto.
Ti tengo al fresco, in estate;
e al caldo, d'inverno. Ti scopro e ti avvolgo
nella membrana che sfavilla.
Non scappare, fatti inseguire dalla fortuna.
Non è cieca. Solo bendata.
Le slaccio io il fiocco e te lo consegno, con mani larghe
e tu strappalo in mille pezzi.
Foto

Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi