lunedì 24 ottobre 2016

Le ragazze pettinate.

Oggi mi sento misogina. Capita anche questo nella vita di una donna, di non sentire empatia per certe donne, di non condividerne le scelte, di provare un senso di malessere e di sconfitta. Misoginia è una parola brutta, è un'iperbole voluta, lo so. Ma oggi è così. E mi sento misogina non verso le cosiddette"cattive ragazze" no, quelle mi sono carissime, ne ho già parlato in precedenza; oggi mi sento misogina verso le altre, quelle che sono pettinate.

Le ragazze pettinate.

Le ragazze pettinate che non hanno riposo
Con le unghie perfette e le scarpe scomode
Che stracciano la terra coi loro tacchi di lama
Le ragazze rapide come razzi illuminanti
Nelle notti scure che grondano dal cielo
Arrivano cavalcando erette negli sguardi.
Le ragazze con le rosse labbra contratte
Come molle d’acciaio pronte a scattare
E gli occhi seri senza riflessi di luce.
Le ragazze che sono amiche e nemiche
Sedute al tavolo a giocare con la sorte
E la pallina rotola lontano e scivola ai piedi.
Le ragazze che vogliono tutto e tutto prendono
Con le mani incerte lasciano cadere il calice
Del vino dolce che più non sanno  bere.
Le ragazze addormentate nelle culle vuote
Sognano l’infanzia senza innocenza il latte freddo
Che non scalda la coperta che le nasconda ancora.
Le ragazze puerili con la valigia vuota leggere
Volano sui tetti s’insinuano con lo spiffero delle finestre
Calano nei crepacci la treccia storta e aspettano.


Tamara de Lempicka  "La sciarpa blu"  -  1930





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