venerdì 3 gennaio 2014

Riflessioni sull'amore bugiardo.

L'anno che si è appena concluso non mi lascia niente, nessun buon odore, nessuna scia luminosa. Un buio nel cuore e nella testa, la percezione che sia stato sprecato o che non sia mai stato un anno della mia vita. Mi lascia, al contrario, graffi e cicatrici non rimarginate e la consapevolezza che molto ci è oscuro, molto ci è ignoto. Crediamo (ci siamo illuse di credere forse) di conoscere l'animo umano, almeno delle persone che ci stanno accanto, a volte le più care. E poi un battito d'ali, un foglio bianco macchiato, una linea d'ombra che oscura il sole e tutto svanisce, evapora in una nebbia malsana. Ci guardiamo intorno smarrite e niente è più come prima, le cose consuete hanno perduto i loro contorni e il nitore che vi vedevamo brillare in superficie. In superficie, appunto. E dentro si annida il nero cupo del vuoto.
Penso agli uomini che, in un modo o nell'altro, hanno attraversato la mia vita, penso alle loro fragili menzogne, ai loro sorrisi e alle tenui promesse. Penso a chi ha intrecciato ragnatele d'acciaio attorno a noi donne ridenti e trascurate; penso a chi ha modellato, con abili crudeli mani, giovani cuori e fertili menti per farne una copia del proprio narcisismo, feroce e dissoluto; penso all'amore molle come uno straccio liso che hanno offerto e che, noi donne, tramutavamo come fossimo alchimisti, in preziosa lamina d'oro. Penso a un uomo giovane e  dall'aria ingenua che serbava dentro cataste di pietra e picche di ferro rugginoso. Malinconico cavaliere di nessuna corte, triste messaggero di nessun Dio, si aggirava alla ventura senza coraggio, con uno scudo forgiato con parole e gesti mendaci.
Ha un nome questo cavaliere, questo giovane codardo,  Amore Bugiardo sta scritto sul giustacuore. Ma il cuore non c'è, il cuore è morto.
Penso a lui e agli altri uomini che fanno del male con la leggerezza e il candore di una colomba, penso a loro e sono lieta di essere donna.
So che vi parrà parziale e fazioso questo mio scrivere, ma so altresì che vi sono uomini retti e buoni e loro capiranno e ameranno di un amore senza corazza, senza falsità, senza vesti sfarzose, ameranno di un amore nudo, noi donne.


Agnolo Bronzino   Allegoria del Trionfo di Venere    1540 - 1545

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