sabato 25 aprile 2015

Molte emozioni che pressano.

Giorni intensi. C'è una ressa di pensieri, di emozioni che si agitano e vorrebbero venire alla luce, vorrebbero trovare la via. Ma questa non c'è, è sepolta sotto coltri di sabbia, la sabbia dell'apatia e dell'indifferenza, alla fine.
Ascoltavo, poche sere fa, un giornalista ribattere a un altro, che "i migranti ricchi sono bene accetti", aggiungerei, sono riveriti e omaggiati, cercati e serviti. Penso al premier britannico che, in uno slancio di micragnosa generosità, si dice propenso a concedere una portaelicotteri, qualche elicottero, forse due navi da ricognizione, per l'emergenza mortale che insanguina il Mediterraneo. Ma poi, pollice verso, niente accoglienza sul verde suolo d'Albione, per nessun rifugiato. Certo, Londra e anche le altre città dell'isola straripano di immigrati, da tutte le parti del globo. E molti detengono ricchezza e status, molti hanno in mano una discreta fetta dell'economia britannica. Ma quelli hanno messo la bombetta nella city, sono in giacca e cravatta; e se, ancora, si ostinano a portare la kefiah, si chiude un occhio e si aprono i forzieri. Certo, gli altri, i nuovi migranti, sono coperti di stracci, puzzano di morte e di guerra. Meglio starne lontani.
E in Italia c'è chi ne esulta e lo abbraccerebbe pure. Sui gusti non si discute, anche lo squallore dell'animo umano ha un suo fascino.
Tante emozioni, e ieri centinaia di palloncini hanno accompagnato una bambina nel suo viaggio, su per il cielo, a giocare con nuvole e stelle, finalmente libera dal male, finalmente nel silenzio che lei riesce a sentire, che con lei parla.
E oggi, la Festa della Liberazione. Dal nazifascismo e qui faccio salti all'indietro e torno ad avere vent'anni, torno alla mia ribelle voglia di cambiare, che sogni, non solo me stessa, ma il mondo intero. Torno alle liti furiose con il padre, torno al fazzoletto rosso legato al collo, agli occhi spalancati e fiduciosi. Ai cortei di studenti che sbandavano e ridevano. Eravamo così giovani, così goffi e così sicuri.
Stasera sono qui e le emozioni mi pressano e sono diverse, ho in testa molte cose: barche d'umanità sul mare, palloncini che salgono nell'azzurro, una ragazza che cantava felice, bella ciao.

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