sabato 29 marzo 2014

Crepuscolo.

Ogni tanto scrivo quattro versi. Ogni tanto fingo di esserne capace. Soprattutto in anni passati, forse quando le emozioni mi raggiungevano con più velocità. E ogni tanto succede qualcosa che fa riemergere un'emozione, un sentimento dall'archivio. Oggi è arrivato un dipinto e la fiammella si è accesa.

Crepuscolo di polvere
Nei capelli di gocce
Intrecciati tra le dita
Fuliggine umorosa
Negli occhi accesi
Da giovani scintille.
Immota stai nel buio
Della camera gialla
E parole ti dici quieta
La solitudine sfiorando.
Fuori una volpe ride
Rovistando tra i ricordi
E dall’olmo saetta forte
Il grido della tua civetta.


Edvard Munch - Nudo  1913



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