venerdì 14 giugno 2013

Senza Follia, senza Espiazione.

Sto leggendo un libro di Javier Marìas, ambientato a Oxford e non ho ancora capito se mi piaccia o meno. Per adesso, l'unico sentimento che mi suscita è di blanda curiosità, le descrizioni di personaggi e luoghi sono talmente riconoscibili negli stereotipi dell'immaginario comune per quanto concerne la società anglosassone da risultare appena appena ironici. Leggo, interrompo la lettura e ricordo altri libri, quelli dei miei autori inglesi preferiti, moderni se non contemporanei, penso alla Woolf, a McEwan, anche a McGrath se pure in misura minore, scrittori che hanno eretto nella mia mente fantasiosa, un edificio magnifico dedicato al Regno Unito e alle sue virtù e ai suoi vizi, perenni le une e gli altri. La terribile, coloratissima, verdissima, musicalissima, umidissima, (quante -issime da appiopparle) Londra avrà sempre per me un senso tutto suo e tutto mio: di ferite laceranti e di speranze fitte come i suoi parchi; di notti ansiogene e di giorni caoticamente vivi; di umane, oscure brutalità e di caprioli e volpi e scoiattoli che passeggiano accanto a te. Di solitudini infinite e di folle altrettanto infinite. Follia (McGrath appunto) ed Espiazione (McEwan appunto) e niente più o forse una o due Mrs.Dalloway (l'amata Virginia!).
Dalla tv, dai siti web intanto rimbalzano le notizie che riguardano noi, senza follia e senza espiazione, volgarmente banali, i quotidiani battibecchi delle menti eccelse della politica, l'insulto di una donna indegna a una signora solo perché ha la pelle di colore differente dal suo, il Vaticano e gli scandali dei suoi adepti; un breve flash sulla Turchia e i ragazzi che, loro sì follemente innamorati di un'idea, scuotono il Palazzo; un altro, anche più breve sull'eterna ormai Siria, un bambino poco più alto di un metro corre con un fucile tra le mani e a chi vuoi che importi, non a noi, non qui da noi, siamo troppo impegnati a ridere amaramente delle nostre sorti, a vomitare epiteti, ad aspettare che si facciano le leggi in un Parlamento semivuoto. Esausta, come morta, stacco tutto. Riprendo in mano il libro di Marìas, lo apro alla pagina segnata e ricomincio a leggere. Mi piacerà, sono sicura che mi piacerà.

foto di Steve McCurry

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