Che cosa
posso dirvi.
Che cosa
posso dirvi
Che non ho
detto?
Ragazzi miei
Che ragazzi
non siete più
Nelle tempie
striate
Nel graffio
che s’allunga
Sulla
guancia solco d’aratro
Ara la mia
terra scura
Che non
germoglia più.
Che altro posso
dirvi
Che non sapete
già
Ragazzi miei
Che tutto conoscete
Di questa vita
zoppa
Che vi s’appoggia
addosso
Col greve peso
di noi vecchi
Ad intralciare
il passo
Al nuovo maggio
freno.
Soffoco le parole
Le schiaccio
dentro
Ribelli come
vorrei che foste
Alla menzogna
e al plagio
Alla lusinga
e al dolo
Alla violenza
della falsa legge
Alla giustizia
inesistente.
Ai sepolcri imbiancati
Per voi restaurati.
Che altro posso
dirvi
Che non v’ho
detto
Ragazzi miei
amati.
Salvador Dalì "La persistenza della memoria" 1931
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