giovedì 30 novembre 2017

Nelle mie pagine.

Se il tempo scappa via veloce, altro c'è che, ostinato, resta. Ed è la memoria, sono i ricordi, sono i ricordi di persone amate. Di una.


Non sei laggiù, sei nelle mie pagine.


Scivolavo accanto alla pietra macchiata
Ti cercavo
come da bambina
E il gelsomino scopriva il tuo sorriso
In bianco e nero
delle attrici di allora
Ti ho strappato un ramo secco che ti attorcigliava
I capelli
E la fronte
 E i fiori non sono abbastanza belli
Per te silenziosa
Silenziosa regina
La luce era opaca senza di te
Eppure c’era il sole
E c’era caldo
Eri tu che non c’eri, eri tu
Che ti nascondevi
Non sei laggiù non tra le pietre rosicate
Non sei muschio
Non sei ruggine
Ti ho vista, sai,
danzavi ancora
e cantavi ancora
E la tua testa di regina
Era tutta bionda
Come nelle foto in bianco e nero
Che sto guardando
E so qual era il colore
Dei tuoi occhi.
Ti ho vista, sai,
In questi giorni brevi della mia vita
Sei uscita fuori con un guizzo
Un volo delicato verso me
E mi parli, sai,
Mi parli sempre e batti in testa
In questi giorni senz’alba né tramonto.
Il mio tempo veloce e trafficato
Scorre con te
E non sei laggiù, sei qui con me
Nelle mie pagine
In bianco e nero
A dilatare leggera questo mio tempo.


Jan Vermeer  "Donna che scrive una lettera"  1665 ca.





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