venerdì 13 febbraio 2015

Rimpiango Prévert.

Fuori l'inverno continua a imperversare. Che strana stagione, quaggiù, un cielo di ferro, opprimente e ghiacciato. Ma senza i fiocchi di neve, non sui tetti della città, non a renderla più gentile, una madonna con l'ermellino dei nostri giorni, una nobildonna che nasconde, sotto il bianco mantello, i piccoli grandi orrori dei nostri giorni. Una bambina, in fondo mai nata alla vita - tre ore soltanto, non sono sufficienti a sentirla, la vita - alla quale è stato negato il diritto a respirarla l'aria della sua città invernale. Per cinismo, abietto e sudicio, come la pioggia gelida che non riesce a farsi neve e resiste sulle strade e sui marciapiedi, in sconnesse pozze d'acqua fangosa. E poi, l'inverno ghiacciato del mare che ingoia esseri umani, accanto alle nostre coste, come il drago malvagio di tante favole. Ma gli orchi veri ci sono e piangono lacrime di ghiaccio e dicono parole bugiarde.
Fuori l'inverno continua a imperversare. E ci sono uomini e donne che fingono di lottare, ci credono anche, simulacri carnevaleschi, come quelli di cartapesta sui carri, e pugni e calci e urla e strepiti, nel confortevole calore dell'Aula.
E ancora domani, gli innamorati scalderanno il gelo dell'inverno, con il loro amore. Mentre, da Sanremo arriverà la notizia del vincitore del Festival. Come spesso, è accaduto, forse vincerà la canzone più scema, ma i ragazzi e le ragazze innamorati avranno la loro colonna sonora, in questo inverno ghiacciato.
Penso ad altri inverni di freddo, ad altri mari gelati e generosi, ad altri innamorati e ad altre canzoni. Sì, lo confesso, in questo inverno ghiacciato, rimpiango Prévert.

Les enfants qui s’aiment
Les enfants qui s’aiment s’embrassent debout
Contre les portes de la nuit
Et les passants qui passent les désignent du doigt
Mais les enfants qui s’aiment
Ne sont là pour personne
Et c’est seulement leur ombre
Qui tremble dans la nuit
Excitant la rage des passants
Leur rage leur mépris leurs rires et leur envie
Les enfants qui s’aiment ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l’éblouissante clarté de leur premier amour

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