lunedì 25 agosto 2014

Potrebbe essere.

E ora ci schiantiamo di botto. Finite le ferie, in larga parte per tutti, ricominciamo a destreggiarci nella realtà quotidiana. Sì perché abbiamo fatto di tutto per allontanarla, con tuffi in mare e scorpacciate di gelati e angurie, con drink e bevande fredde; e alcuni, impavidi e, perdonatemi, un poco tonti, con docce ghiacciate (tranquilli, non ne parlo,  sono certa che la solidarietà ha altre vie); altri in sereno relax nelle campagne magari con un buon libro tra le mani e gli uccellini cinguettanti. E la massa a rosolare nelle città, aspettando con più o minor pazienza la nuvoletta d’acqua. Le ferie sono obbligatorie si sa, ma tutti abbiamo, obtorto collo, sentito e visto cose che non avremmo voluto né ascoltare, né vedere. Per non rovinarci le vacanze, per non guastarci il bagno o la doccia che sia.
Ora si riprende, le scuole riapriranno i battenti, il lavoro (?!?!) assorbirà energie e pensieri,  insomma la vita ripercorrerà le solite strade. E noi saremo costretti a riaprire gli occhi e a tendere le orecchie. Saranno catapulte allora, saranno pallottole e non ci procureranno gioia. Ci accorgeremo che ci sono conflitti orribili accanto a noi; che la gente muore per la mano violenta di assassini indottrinati o di rancori dalle radici rancide e corrose; ci accorgeremo che la politica internazionale è poca cosa e quella nazionale meno ancora; ci imbatteremo ancora e ancora nello spread e nelle agenzie di rating, con i loro epitaffi sulle economie più deboli (e noi non è che siamo messi bene!); e torneremo a litigare, facendo larghissima eco ai nostri impareggiabili politici, per questo o quello, partito, movimento, lista, listino, menù e tutto il resto. Come prima delle sospirate vacanze, troveremo ospitalità in un ambiente molto familiare, nel senso di conosciuto e non di gradevole, ovviamente.
Epperò, potrebbe, dico potrebbe, anche essere un incubo! Forse si tratta solo di un incubo prodotto dall’ultima indigestione prima della fine delle ferie, un incubo tremendo. E quando ci saremo svegliati, ah sì! apriremo gli occhi su un mondo meraviglioso: niente guerre né violenze né orrori né odio né corruzione né ragazzi senza lavoro né spread né agenzie di rating e soprattutto niente politici nei talk a sbraitare, inconcludenti e bugiardi.

Potrebbe essere. 


Foto di Arthur Tress

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