La società, globalmente, è cambiata dunque. Ma non la Storia, non la propensione dannata degli uomini a farsi guerra, a scannarsi per qualunque motivo, il più gettonato e il più subdolo sempre quello legato alla diversità di credo religioso.
Oggi come allora sono gli occhi dei bambini a darci la misura dell'orrore di un conflitto. Sono i loro sguardi neri e innocenti, ignoranti di ogni cosa fuorché della caparbia voglia di vita.
La Storia rimane ugualmente feroce, oggi come allora nell'indifferenza e nell'abitudine alla ferocia; la società cambia in una girandola vorticosa di tecnologie sempre più stranianti, avvicinando l'essere umano sempre più a un'esistenza in cui la materia diventa incorporea, diventa un'immagine del cervello da materializzare tramite un tasto.
I bambini delle guerre per il mondo, i bambini di Gaza, però, non sono ologrammi. Non ancora.
Ballando 1995
Ballando abbracciata
all’idea spezzata
come ossa di case
nei campi bruciati,
al sogno negato
dei bimbi ingannati
dal gioco mortale,
mi volgo al gran salto
al di là del duemila.
Privilegio invitante
che il tempo mi dona
senz'altra richiesta
del non ricordare.
Ballando ballando
mi reco alla festa.
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