La ferita rabbiosa che si aggiunge alle altre. Il disgusto rabbioso che si aggiunge alla consapevolezza di dover lottare per andare avanti,per insegnare a chi è più giovane a continuare il viaggio.
Torno sul viaggio, sì. Ho imparato tanto e ho avuto conferme, in questo mio itinerario sconosciuto, privo di mappa, cieco. Ho imparato ad avere coraggio, ho imparato a sbeffeggiare la paura, ho imparato a riconoscerla, insidiosa vecchia megera delle notti insonni. Ho imparato ad amare con maggiore pietà, con rinnovato fuoco, con rispettosa sollecitudine. E ho imparato, anche, che molte persone danno il meglio di sé nelle offese della vita, nella sofferenza quotidiana. E che altre, invece, vi si perdono brancolando, non vogliono vedere. Restano ferme ad aspettare e si ostinano a vedere solo se stessi, eternamente Narcisi. Ma ne parlerò più in là.
Oggi voglio pensare a chi va avanti, a chi mostra il pugno al Cielo con fierezza, a chi non teme. E se, a volte nell'intimo del letto d'incubi notturni, lo afferra il timore di soccombere, al mattino torna a sorridere, per gli altri e agli altri che aspettano da lui il segnale. Continueremo a vivere, testardamente a vivere, dunque.
James Ensor "L'entrata di Cristo a Bruxelles" 1889
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