lunedì 1 agosto 2016

Il cambiamento.

Non si finisce mai di imparare, si arriva al limite della maturità, a quella linea sgraziata che separa la piena maturità dalla vecchiaia, e sempre ci è concesso di apprendere cose nuove. Degli altri e anche di noi stessi. Spesso sono conferme di sensazioni e sentimenti; altre volte sono squarci di luce e d'ombra.E si rimane trafitti e doloranti;  oppure, anche, quietamente indifferenti, paghi dell'esperienza accumulata. Una giovane donna mi ha detto di recente che le persone non cambiano e io le ho risposto che è così. Ma, riflettendo sui trascorsi della mia esistenza, ripensando agli incontri con tantissimi uomini e donne durante tutto l'arco di una vita, no, capisco che non è vero. Le persone cambiano, possono farlo, accade. E non è detto che sia un male, di sovente il mutamento avviene senza traumi, lentamente, con delicata traccia. Mi è capitato anche di assistere a bruschi cambiamenti, positivi cambiamenti, però erano tutti casi in cui il dolore dell'anima aveva sfigurato ogni aspettativa, ogni certezza. O ogni dubbioso vivere.
Io, per mia inclinazione di cuore e di cervello, prediligo le persone capaci di cambiare.

A un Dorian Gray

Non ti specchiare nei vetri lungo la via 
Non cercare la tua immagine in vecchie foto
Non hai venduto l’anima al diavolo o forse sì?
Il tuo ritratto lo dipinge un pittore nuovo
E scava rughe attorno agli occhi e alla bocca
E incanutisce i capelli, sono così sottili
sono fragili ali di farfalle che ti volano sul capo.
Non aver paura, sei sempre tu  con il mento opaco
Al pittore trema la mano e i contorni non sono netti
Non allontanarti, guardati allora,  è il tuo ritratto
Di oggi e sei cambiato, la vernice scolora sul volto.
Sei cambiato in meglio, prima eri bello e stolto
Quelle pieghe, quelle grinze sono le tue strade
Quel bianco è il ghiaccio che hai sciolto
Quel mento molle è il timore  di perdere qualcuno.
Accogliti, dai il benvenuto a quest’estraneo
Che tanto somiglia all’altro, giovane e stolto.
Cambia il tuo volto, cambia il tuo passo,

cambia il tuo cuore, è tempo. Mio amato amico.



René Magritte "La reproduction interdite" - 1937 


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