domenica 17 luglio 2016

La Grande Menzogna.

Convivere con il dolore e con l'attesa del dolore è il più terribile dei destini. Eppure, pare che ci sia toccato in sorte, in questi ultimi anni. La morte si affaccia sempre più spesso nelle nostre case, è diventata una presenza, temuta e inesorabile, e a niente valgono le nostre parole di desolato sconforto, di pietà. O, nel peggiore dei casi, di indifferenza. L'unica alternativa che abbiamo è quella di non perderci, di non permettere che ci travolga nella spirale dell'odio e della paura, banalità si direbbe. Ma l'unica arma che, ciascuno di noi, possiede, è la ragione, il pensiero, la coscienza.  I nostri baluardi contro il terrore e la follia.
Per questo motivo io laica piena di dubbi, non tollero più che si parli di Dio quando avvengono fatti e tragedie come quelli appena accaduti. Ho letto commenti che dicevano "Ma che Dio hanno questi criminali?" oppure "Come può Dio permettere tutto questo?" Come se ci si potesse confrontare con qualcuno che sta al potere e urlargli in faccia tutto il nostro disprezzo, tutta la nostra rabbia.  E mi arrabbio io allora perché questo monosillabo ha perduto ogni senso sacrale, è divenuto l'alfiere di ogni empietà commessa. O di ogni alibi, o di ogni vendetta. Quando si capirà che le ragioni del male sono in noi, nella nostra, spesso, scellerata volontà di compierlo, nelle nostre volontarie scelte di vita e di esercizio di essa, allora potremo vedere meglio, la benda scivolerà via dai nostri occhi e la realtà delle cose ci sarà più comprensibile. Per questo non ho gioito del ritorno (?) di Erdogan al potere in Turchia. Uno Stato che rinuncia, che schiaccia la propria ambizione alla laicità non è uno stato di diritti e di libertà. E so, per quanto umilissima conoscitrice della dottrina religiosa, che non vi è Dio, non vi è alcun Dio che voglia centinaia di morti, se non migliaia in questi anni, uccisi, calpestati, in suo nome. Questa è la grande menzogna alla quale vogliono che le masse, sofferenti e disprezzate ed escluse, si pieghino e si prostrino. Questa è la Grande Menzogna: il Dio che non è Dio.
Se c'è, e spero fortemente che ci sia, è altrove e non ha sembianze di morte.


Michelangelo Merisi da Caravaggio "I bari"  1594

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