Venne poi un vento.
Venne poi un vento notturno si levò gridando
Dalle scale si arrampicò fino al silenzioso
sonno
Squassò ordinate stanze spezzò precari cuori
In mille rivoli di linfa sparpagliati giacquero.
Tutto sapevi in quella notte, il vento ti soffiò
Parole tremanti all’ orecchio e le accogliesti
Ignara e fiduciosa che fosse un sogno sospinto
Dalle Furie avide di vendetta per il tuo lieto
vivere.
Il vento portò via Amore e non lasciò le tracce
Esili luci
bagliori spettrali stanno negli angoli
E scompaiono al tocco della mano che cerca
d’afferrarli,
riponili con cura nel cassetto.
Brandelli di voci e di giocose risa sfrecciano
Verso il cielo e sembrano nere rondinelle
Ma tu sai, tu le conosci le nere rondinelle
Nell’alba di questa primavera torneranno
ancora.
Andrew Wyeth "Wind from the sea" 1947
Nessun commento:
Posta un commento